L'ACUSTICA DELLA SAGRADA FAMILIA: IL SUONO SECONDO GAUDI' (Rosanna Santoro)

MUSICA

9 Ottobre 2025


L’acustica della Sagrada Família: il suono secondo Gaudí

(Rosanna Santoro)

La Sagrada Família, capolavoro incompiuto di Antoni Gaudí, è celebre in tutto il mondo per la sua architettura ispirata alla natura e per il suo profondo simbolismo religioso. Meno noto, ma altrettanto straordinario, è il modo in cui Gaudí pensò e progettò l’acustica della basilica. Per lui, l’esperienza della fede doveva coinvolgere non solo la vista, ma anche l’udito: la parola di Dio e la musica sacra dovevano risuonare in armonia con lo spazio.

Gaudí e il suono: una visione totale

Pur non avendo accesso alle tecnologie moderne, Gaudí possedeva una visione ingegneristica avanzata. Studiò e applicò principi matematici e geometrici per garantire un’acustica eccellente. Il suo obiettivo era creare una “foresta sonora”, dove ogni elemento architettonico, colonne, archi e volte , partecipasse alla diffusione del suono come se fosse parte di un grande organismo vivente.

Le geometrie che fanno cantare la pietra

Le superfici interne della basilica non sono piatte, Gaudí usò infatti forme curve e paraboliche (paraboloidi iperbolici, superfici elicoidali) che permettono al suono di diffondersi in modo uniforme, senza creare echi o zone d’ombra acustica. Le colonne ramificate, che ricordano alberi, frammentano le onde sonore e le distribuiscono con naturalezza, rendendo il suono morbido e avvolgente.

Le proporzioni del suono

Gaudí progettò la chiesa seguendo rapporti matematici precisi: il numero aureo, le proporzioni pitagoriche e musicali. Questo garantisce un’acustica armoniosa, perfetta per la musica liturgica e per il canto gregoriano, ma anche per la parola parlata, come le omelie e le letture bibliche.

Calcoli e tecnologia: la conferma moderna

Nel XXI secolo, ingegneri e architetti hanno applicato software di simulazione acustica 3D per verificare l’efficacia delle intuizioni di Gaudí. I risultati sono sorprendenti:

Riverberazione (TR): circa 5-6 secondi, ideale per la musica sacra.

Diffusione sonora: uniforme grazie alle forme organiche.

Intelligibilità: alta, nonostante l’ampiezza della navata.

Assorbimento: bilanciato tramite materiali e scolpiture strategiche.

L’organo principale, con oltre 1500 canne (destinate a diventare più di 8000, secondo il progetto originale ), è collocato in modo da sfruttare al massimo la risonanza della struttura.

La musica come preghiera

Durante la consacrazione del 2010, papa Benedetto XVI celebrò la prima messa ufficiale nella basilica completata internamente. L’effetto acustico fu definito “una preghiera che si fa suono”. Tutto ciò conferma quanto Gaudí fosse in anticipo sui tempi: la Sagrada Família non è solo un’opera architettonica, ma un luogo in cui anche il suono diventa sacro.

La Sagrada Família ha un proprio coro, chiamato Cor de la Basílica de la Sagrada Família.

Questo gruppo vocale è composto da cantori che partecipano regolarmente alle celebrazioni liturgiche all’interno della basilica. Il coro è nato per accompagnare la liturgia con musica sacra di alta qualità e per contribuire all’atmosfera spirituale del luogo, in perfetta armonia con la visione artistica e religiosa di Antoni Gaudí. Oltre alle messe, il coro partecipa anche a concerti ed eventi speciali, e collabora talvolta con altri cori o orchestre per occasioni solenni. Il repertorio include brani classici della tradizione cristiana, ma anche composizioni contemporanee.



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