L'ARTE DEI BIBBIENA NELLA CHIESA DI S.ANTONIO A VILLA PASQUALI (MN) (Antonio G. Fucilone)

MANTOVA E DINTORNI

7 Ottobre 2025


L'arte dei Bibbiena nella chiesa di Sant'Antonio di Villa Pasquali

(Antonio G. Fucilone)

Andando verso Parma, lungo la ex-SS 420 Sabbionetana, si incontra un paese il cui nome è Villa Pasquali.

Si tratta di una frazione del Comune di Sabbioneta, l'ultimo Comune mantovano prima di entrare a Casalmaggiore.

Il Comune di Casalmaggiore è parte della Provincia di Cremona.

Nel paese di Villa Pasquali vi è una bellissima chiesa in stile rococò dedicata a Sant'Antonio Abate.

Pur essendo in Provincia di Mantova, la chiesa fa parte della Diocesi di Cremona, come la stragrande maggioranza delle chiese dei Comuni mantovani al di là del fiume Oglio.

Essa fu costruita dall'architetto e scenografo Antonio Galli da Bibbiena (1° gennaio 1697-28 gennaio 1774).

I Galli da Bibbiena furono una famiglia di architetti di origine toscana.

Il loro paese d'origine fu Bibbiena, un paese della Provincia di Arezzo.

L'architetto realizzò anche il Teatro Bibiena di Mantova, nel 1769.

La chiesa di Villa Pasquali fu iniziata quattro anni prima.

Ancora oggi, essa rappresenta una delle massime espressioni dello stile rococò nel Mantovano.

La sua facciata è in stile tuscanico nella parte inferiore e corinzio in quella superiore.

Il suo interno è a pianta a croce latina e a un'unica navata.

Ai lati si aprono quattro cappelle.

Le due cappelle a sinistra sono dedicate al Sacro Cuore e a San Francesco di Paola e quelle a destra sono dedicate alle Anime nel Purgatorio e a San Sebastiano.

L'incrocio tra la navata e il transetto è sormontato da una cupola alta trentatré metri, la quale è molto particolare

Infatti, si tratta di una doppia cupola.

La cupola intera è traforata e lascia intravedere gli affreschi di quella esterna.

L'edificio ebbe una storia travagliata.

Nel 1766, la cupola crollò.

I parrocchiani non si persero d'animo e portarono a termine il progetto del Bibbiena.

Correva l'anno 1784.

A causa dei costi della ricostruzione, il progetto fu ridimensionato.

Per esempio, il progetto originale prevedeva la costruzione di due campanili ma ne fu eretto uno solo e la facciata rimase incompiuta.

Essa è in laterizio a vista. 

L'interno della chiesa è ancora oggi molto scenografico.

La magnificenza dello stile rococò e l'abside e la cupola traforati danno un'idea di mistero.

I due angeli portacandela sull'altare maggiore mettono al centro la sacralità dell'Eucaristia.

Nel 2012, ci fu il terremoto che colpì l'Emilia e che causò danni anche nel Mantovano.

La chiesa dovette essere ristrutturata, per consolidamento strutturale.

Fu riaperta nel 2016.

Così, questo gioiello di arte sacra è ancora oggi fruibile e testimonia la grandezza della famiglia dei Bibbiena.



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